Un guasto alla sua motocicletta costringe Gastone, che vive in una grande metropoli, a passare la notte in piena campagna ospite di Billo che conduce una vita serena e tranquilla. Qui internet non c’è, il cellulare non prende e il cibo è totalmente diverso da ciò a cui è abituato Gastone. Billo non conosce il comfort e le comodità di abitare in città, per questo Gastone, una volta riparata la motocicletta, lo invita a raggiungerlo nel suo moderno appartamento cittadino. Ma qui c’è troppo rumore per Billo, l’aria non è pulita e il cibo è tutto confezionato e ha il sapore della plastica.
I due topolini sono divisi dalle loro differenze, riusciranno a guardare oltre sapendo cogliere ciò che ognuno dei due ha di meglio da offrire all’altro?
La favola “Il topo di città e il topo di campagna” scritta da Esopo e poi ripresa da Orazio, si prefigge di trasmettere un valore di fondamentale importanza: apprezzare ciò che si ha senza lasciarsi sedurre dal resto.
Nello spettacolo di Fantateatro si pone l’accento sulla bellezza dell’ambiente rurale e sul benessere che deriva dal vivere a contatto con la natura, avendone rispetto e traendone insegnamenti sui quali la frenesia della vita cittadina non ci permette di riflettere.